Programma formativo SAFER (Italiano)

Resilienza – Background teorico – Resilienza nell’ambiente scolastico

In ambito scolastico, le relazioni fra pari, bullismo e interazioni negative fra docenti e allievi/e sono associate a un più alto rischio di adozione di comportamenti antisociali e di scarsi risultati scolastici (Lal et al. 2014). Ciononostante, numerosi studi hanno dimostrato che i minori considerati a rischio possono crescere normalmente e dare prova di una buona capacità di resilienza a dispetto dei fattori di stress (Rutter et al., 2006). I minori resilienti riescono a interagire meglio nel loro ambiente sociale e accademico, sanno dare prova di comportamenti prosociali e sono meno inclini a subire gli effetti negativi dati da condizioni avverse presenti e future (Bellis et al., 2018). Le competenze sociali ed emotive dei minori, inclusa la loro capacità di coping e di risoluzione dei problemi, nonché quella di regolare le proprie emozioni sono degli importanti fattori di protezione e sono state collegate a una migliore capacità di gestione dei rapporti sociali, all’instaurazione di relazioni positive coi gruppi di pari e a migliori risultati accademici (Rutter et al., 2006). Le interazioni sociali positive sono indice di una capacità di adattamento psicologico e comportamentale alle dinamiche di classe (Ungar, 2011). Inoltre, i minori che riescono a fare bene nonostante le avversità di solito hanno almeno un rapporto positivo con un genitore, tutore o un altro adulto di riferimento (Hobcraft & Kiernan, 2010).

Tali rapporti svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutare i minori a sviluppare delle competenze sociali ed emotive, costituendo così la base per uno sviluppo delle competenze e il raggiungimento di risultati (Heckman, 2008). Il coinvolgimento in una scuola solidale, con gruppi di pari disponibili e rapporti positivi fra studenti e insegnanti, può anche aiutare i minori a sviluppare un’idea positiva di sé e ad esprimere tutto il loro potenziale (Cleary et al., 2004; Southwick et al., 2014).